IL MERLO
Il merlo, cavaliere nero,
Mi appartiene mentre lo guardo
Sorseggiare la sera che viene
Nel tramonto di lana, di fumo
E latte, di parole rotte
E di silenzio santo.
Il merlo tiene da conto nell'ombra
Tutta la sua tinta scura
E spende da ogni parte il giallo
Del suo becco, acuto, fiammeggiante e secco,
Che trafigge il corpo verde del prato ammorbidito,
Cattura il verme nudo
Stupito e attorcigliato.
È solo un altro tramonto
E il merlo sale in alto
Sull'albero maestro del cipresso
E io gli appartengo,
Mentre resto qui a sventolare i miei colori nel centro del prato
E gente non vista ci osserva
Con i becchi che battono sui vetri
Dell'imbrunire.
DVDS
Davide
Van
De
Sfroos
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