Sotto la pelle di
Herbie
Un blog che parla di me e del mio mondo, libri, cinema, tv, legno, montagna, risparmio e tutto quello che incontro nella vita comune.
lunedì 21 settembre 2015
Tudor all'opera.
Ecco un bel primo piano del mio pennello Mondial Tudor in tasso, con la crema da barba Figaro bella montata.
Il ditino che si vede è di mia figlia, voleva rimanere nello scatto.
venerdì 11 settembre 2015
Saponiera
La saponiera o ciotola da barba è una ciotola per montare il sapone da barba.
Le ciotole sono di diverso materiale, le possiamo trovare in acciaio, alluminio, plastica, terracotta o ceramica.
In ceramica esistono i Suribachi, il mortaio giapponese in ceramica che serve per macinare i semi di sesamo e sale per il Gomasio, che a differenza dei mortai nostrani hanno le striature all'interno della ciotola per permettere ai semi di polverizzarsi facilmente. Alcuni produttori di crano dei suribaji appositamente per il sapone da barba:
Prezzo: 20£
Diametro: da 15 cm a 7 cm alla base
Altezza: 7,5 cm
Dallo stesso e-shop esiste anche la versione Scuttle, una ciotola con sotto una serbatoio per l'acqua calda che mantiene il pennello e la schiuma tiepidi.
Info:
Suribaki http://stevewoodheadceramics.co.uk/
Suribaki Scuttle http://stevewoodheadceramics.co.uk/
Le ciotole sono di diverso materiale, le possiamo trovare in acciaio, alluminio, plastica, terracotta o ceramica.
In ceramica esistono i Suribachi, il mortaio giapponese in ceramica che serve per macinare i semi di sesamo e sale per il Gomasio, che a differenza dei mortai nostrani hanno le striature all'interno della ciotola per permettere ai semi di polverizzarsi facilmente. Alcuni produttori di crano dei suribaji appositamente per il sapone da barba:
Prezzo: 20£
Diametro: da 15 cm a 7 cm alla base
Altezza: 7,5 cm
Dallo stesso e-shop esiste anche la versione Scuttle, una ciotola con sotto una serbatoio per l'acqua calda che mantiene il pennello e la schiuma tiepidi.
Info:
Suribaki http://stevewoodheadceramics.co.uk/
Suribaki Scuttle http://stevewoodheadceramics.co.uk/
Figaro
Un buon sapone da barba o crema da barba è la Figaro rossa, profuma di mandorla come la colla Cocoina.
La potete trovare nei supermercato a meno di 2 € (io alla Conad la trovo a 1,79€), vale la pena di provarla solo per il prezzo basso ed onesto, ma sappiate una cosa: questa crema da barba è ottima, lascia la pelle morbida e profumata. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
La potete trovare nei supermercato a meno di 2 € (io alla Conad la trovo a 1,79€), vale la pena di provarla solo per il prezzo basso ed onesto, ma sappiate una cosa: questa crema da barba è ottima, lascia la pelle morbida e profumata. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
giovedì 10 settembre 2015
Lamette nuove
Sabato scorso tutta la famiglia è andata a Milano per fare un giretto in metro, andare a mangiare qualcosa alla Glufree bakery e fare piccoli acquisti.
Io di mio sono andato ad acquistare le lamette per mio rasoio di sicurezza e mi sono recato da Preattoni in via della Spiga a Milano:
Io di mio sono andato ad acquistare le lamette per mio rasoio di sicurezza e mi sono recato da Preattoni in via della Spiga a Milano:
Le mie nuove armi
Ecco un piccolo scatto delle mie nuove armi appena acquistate ad Aosta, durante la nostra vacanza di agosto.
Pennello da barba: Mondial Tudor.
Rasoio di sicurezza: Gillette slim twist
Lamette: Astra superior platinum
Crema da barba: Cyril R. Selter alla mandorla
Pennello da barba: Mondial Tudor.
Rasoio di sicurezza: Gillette slim twist
Lamette: Astra superior platinum
Crema da barba: Cyril R. Selter alla mandorla
giovedì 3 settembre 2015
Ritorno alle origini.
E' da un mese a questa parte che mi sono appassionato al Wet shaving, la rasatura classica della barba.
Avevo già un pennello ed il classico sapone da barba Proraso di mio padre, l'ho anche usato per qualche anno, poi è finito e mi sono dirottato sul rasoio elettrico.
Il motivo era che la rasatura a distanza di due o tre giorni mi arrossiva parecchio la zona sotto il mento e del collo. Ai tempi usavo prima un Gillette Sensor e poi un Gillette Mack 3. Devo anche dire che non sapevo di dover montare il sapone, io spennellavo e via di rasoio.
Poi per caso su internet ho riscoperto che i rasoi di sicurezza (safety razor o Double Edge razor) hanno ancora mercato ed in più radono come dio comanda, senza irritazione, ma le variabili in gioco sono molte: Lamette, Rasoio, Pennello, Sapone, prebarba e dopobarba.
Come al solito (per le passioni) ho scoperto un forum, http://www.ilrasoio.com dove ho trovato tante risposte a piccoli quesiti, il primo fra tanti era come comntare il sapone da barba.
Ora mia moglie mi ha regalato un nuovo pennello perchè il vecchio di mio padre non lo volevo rovinare, il Mondial Tudor:
Insieme a delle lamette Astra verdi ed una crema inglese alla mandorla:
Alla conad ho comprato anche il rasoio Wilkinson Classic, in plastica ma ottimo a meno 5€ con anche 5 lame, ed in più anche la crema da barba Figaro, anche lei alla mandorla.
Durante una visita da mia madre ho anche ritrovato un Gillette Slim twist appartenuto a mio padre, che ora utilizza con piacere.
Dopo un mese di rasatura posso ritenermi soddisfatto, è un piacere radermi, anche se i taglietti sono ancora all'ordine del giorno, ho anche visto che il sapone Proraso Verde non mi fa scorrere il rasoio come le altre due creme, ed ho già una gran voglia di sperimentare altre fraganze.
Avevo già un pennello ed il classico sapone da barba Proraso di mio padre, l'ho anche usato per qualche anno, poi è finito e mi sono dirottato sul rasoio elettrico.
Il pennello di mio padre con la Proraso montata. |
Il motivo era che la rasatura a distanza di due o tre giorni mi arrossiva parecchio la zona sotto il mento e del collo. Ai tempi usavo prima un Gillette Sensor e poi un Gillette Mack 3. Devo anche dire che non sapevo di dover montare il sapone, io spennellavo e via di rasoio.
Poi per caso su internet ho riscoperto che i rasoi di sicurezza (safety razor o Double Edge razor) hanno ancora mercato ed in più radono come dio comanda, senza irritazione, ma le variabili in gioco sono molte: Lamette, Rasoio, Pennello, Sapone, prebarba e dopobarba.
Come al solito (per le passioni) ho scoperto un forum, http://www.ilrasoio.com dove ho trovato tante risposte a piccoli quesiti, il primo fra tanti era come comntare il sapone da barba.
Ora mia moglie mi ha regalato un nuovo pennello perchè il vecchio di mio padre non lo volevo rovinare, il Mondial Tudor:
Il mio nuovo pennello |
Insieme a delle lamette Astra verdi ed una crema inglese alla mandorla:
Alla conad ho comprato anche il rasoio Wilkinson Classic, in plastica ma ottimo a meno 5€ con anche 5 lame, ed in più anche la crema da barba Figaro, anche lei alla mandorla.
Durante una visita da mia madre ho anche ritrovato un Gillette Slim twist appartenuto a mio padre, che ora utilizza con piacere.
Dopo un mese di rasatura posso ritenermi soddisfatto, è un piacere radermi, anche se i taglietti sono ancora all'ordine del giorno, ho anche visto che il sapone Proraso Verde non mi fa scorrere il rasoio come le altre due creme, ed ho già una gran voglia di sperimentare altre fraganze.
Torna il Nic!
Il 29 settembre ho un appuntamento in libreria perchè esce il nuovo romanzo di uno dei miei scrittori preferiti, Niccolò Ammaniti:
Se non lo conosci ti posso consigliare un paio di suoi libri da leggere: Come Dio comanda, Ti prendo e ti porto via e Io non ho paura.
Ecco un breve riassunto del libro, tratto da Libreria Universitaria:
La vita non ci appartiene, ci attraversa. A dirlo è la protagonista dell’ultimo libro di Niccolò Ammaniti, Anna. La ragazzina di tredici anni e suo fratello Astor di otto vivono in una Sicilia dalle mille ombre e dai mille misteri, dove un virus ha sterminato solo gli adulti, lasciando la vita solo ai bambini. Per le strade di una regione antica, costellata da tante anime diverse, non c’è più elettricità e i cani selvatici ti inseguono. Attorno i bambini hanno solo cadaveri e oggetti inutili, lasciati nel mondo da chi una vita più non ce l’ha più. Anna e Astor giocano, combattono e hanno in dote solo un piccolo quaderno lasciatogli in eredità dalla mamma con tutte le cose essenziali della vita e soprattutto le istruzioni per riuscire a sopravvivere. Niccolò Ammaniti scrive un romanzo struggente, un omaggio all’esistenza, un miracolo quando tutto sembra perduto. La tredicenne protagonista del romanzo fiuta, come un animale, ogni scorcio di possibilità di sopravvivenza e porta con se, con un’energia vitale travolgente anche il fratellino e il loro cane. Queste tre figure apparentemente disperate e sole al mondo, avvolte da un incredibile alone di romanticismo, percorrono le strade di una Sicilia millenaria e a tratti brutale, dove l’uomo si rivela per quello che è. Il destino è così fragile, sembra dirci Ammaniti in Anna, ma la forza della vita va oltre e passa proprio per quel mistero che è l’infanzia e la giovinezza. Dolce e cocciuta, la ragazzina riuscirà a trovare ancora un’ombra di felicità.
Io sono in trepidante attesa, bella Nic!
Se non lo conosci ti posso consigliare un paio di suoi libri da leggere: Come Dio comanda, Ti prendo e ti porto via e Io non ho paura.
Ecco un breve riassunto del libro, tratto da Libreria Universitaria:
La vita non ci appartiene, ci attraversa. A dirlo è la protagonista dell’ultimo libro di Niccolò Ammaniti, Anna. La ragazzina di tredici anni e suo fratello Astor di otto vivono in una Sicilia dalle mille ombre e dai mille misteri, dove un virus ha sterminato solo gli adulti, lasciando la vita solo ai bambini. Per le strade di una regione antica, costellata da tante anime diverse, non c’è più elettricità e i cani selvatici ti inseguono. Attorno i bambini hanno solo cadaveri e oggetti inutili, lasciati nel mondo da chi una vita più non ce l’ha più. Anna e Astor giocano, combattono e hanno in dote solo un piccolo quaderno lasciatogli in eredità dalla mamma con tutte le cose essenziali della vita e soprattutto le istruzioni per riuscire a sopravvivere. Niccolò Ammaniti scrive un romanzo struggente, un omaggio all’esistenza, un miracolo quando tutto sembra perduto. La tredicenne protagonista del romanzo fiuta, come un animale, ogni scorcio di possibilità di sopravvivenza e porta con se, con un’energia vitale travolgente anche il fratellino e il loro cane. Queste tre figure apparentemente disperate e sole al mondo, avvolte da un incredibile alone di romanticismo, percorrono le strade di una Sicilia millenaria e a tratti brutale, dove l’uomo si rivela per quello che è. Il destino è così fragile, sembra dirci Ammaniti in Anna, ma la forza della vita va oltre e passa proprio per quel mistero che è l’infanzia e la giovinezza. Dolce e cocciuta, la ragazzina riuscirà a trovare ancora un’ombra di felicità.
Io sono in trepidante attesa, bella Nic!
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